Per poter costituire una Associazione Sportiva Dilettantistica ci sono 5 punti fondamentali da seguire che vedremo qui di seguito.
Indice:
- Scelta dell’attività dell’associazione
- Atto costitutivo e statuto
- Codice fiscale o partita IVA
- Registrare atto costitutivo e statuto
- Come affiliarsi ai CSAIn (Centri Sportivi Aziendali e Industriali)
Ancor prima di costituire un’associazione, bisogna decidere che tipo di associazione desideriamo costituire. Per capire questo è necessario sapere bene quello che vogliamo fare e con chi vogliamo farlo. Un’associazione può essere Sportiva, Culturale o di Promozione Sociale, in base a ciò che intendiamo fare con la futura associazione. Se si vuole ad esempio costituire una Associazione Sportiva Dilettantistica, vi consigliamo di leggere con attenzione tutto ciò di seguito evidenziato
1) Scelta dell’attività dell’associazione
Come prima cosa da fare, vi consigliamo di controllare bene quali sono le attività riconosciute dal CONI perché, facilmente, si incorre in errori. Ad esempio chi decide di aprire un’Associazione Culturale per fare Yoga (essendo una filosofia di approccio alla vita) deve sapere che lo Yoga può essere configurato nella Ginnastica finalizzata alla salute ad al fitness riconosciuta dal CONI e quindi, per tale attività, conviene aprire un’Associazione Sportiva e non un’Associazione Culturale (ricordiamo che le Associazioni Sportive iscritte al Registro del CONI attraverso l’affiliazione allo CSAIn, possono usufruire di agevolazioni migliori rispetto alle altre tipologie di associazioni).
Tale errore capita spesso anche con altre attività riconosciute dal CONI.
Come secondo passo dobbiamo scegliere almeno tre persone che diverranno i Soci Fondatori dell’Associazione (che avranno gli stessi diritti e doveri di tutti gli altri che seguiranno). Tra queste tre persone si sceglierà un solo Presidente (che fungerà anche da Legale Rappresentante), un solo Vice Presidente ed un solo Segretario (in caso di altri Soci Fondatori questi potranno avere il ruolo di Consiglieri o di Tesoriere o anche Soci senza ruolo nel Consiglio Direttivo).
La terza cosa che dobbiamo decidere è se aprire il Codice Fiscale o la Partita IVA per la costituenda Associazione.
La differenza tra queste due soluzioni è che, con il Codice Fiscale, l’Associazione potrà svolgere solo la normale Attività Istituzionale (rivolta ai Soci tesserati) mentre, con anche la Partita IVA l’Associazione potrà svolgere anche Attività Commerciale subordinata all’Attività Istituzionale (sempre e solo rivolta ai Soci Tesserati o, dando servizi a realtà terze) usufruendo delle agevolazioni fiscali della Legge 398/91.
Ricordiamo che, comunque, il Codice Fiscale è obbligatorio e la Partita IVA può essere aperta anche successivamente (unica differenza è che, se aperta contestualmente la posizione Codice Fiscale e Partiva IVA, tali due numeri coincideranno se invece le due posizioni verranno aperte in due momenti differenti i numeri di Codice Fiscale e di Partita IVA saranno differenti).
Ricordiamo, cosa molto importante, che, per poter essere iscritti al registro del CONI bisogna:
- La dicitura Associazione Sportiva dilettantistica essere scritta per esteso nella denominazione;
- Avere il Codice Fiscale o la Partita IVA;
- Avere l’Atto Costitutivo e lo Statuto adeguato all’art. 90 della legge n. 289/2002;
- Avere l’Atto e lo Statuto registrato presso l’Ufficio del Registro (Agenzia delle Entrate);
- Essere affiliati ad un ENTE di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI.
2) Atto costitutivo e statuto
Dopo aver definito l’Attività dell’Associazione, deciso se aprire il Codice Fiscale o la Partita IVA e definito il Consiglio Direttivo, è il momento di redigere un Atto Costitutivo e uno Statuto dell’Associazione.
Ricordiamo che:
1- nel nome dell’Associazione deve essere presente per esteso la dicitura Associazione Sportiva dilettantistica;
2- l’Atto Costitutivo e lo Statuto devono nascere in carta uso bollo e quindi con la marca da bollo (ad oggi Euro 16,00) ogni 100 righe di massimo 4 facciate (vedi sito Agenzia delle Entrate);
3- l’Atto Costitutivo e lo Statuto devono essere in duplice copia (bollate tutte e due le copie), firmati da tutti i Soci Fondatori su tutte le pagine. (vedi bozza di Atto Costitutivo e di Statuto scaricabile dal sito CSAIn alla voce “download).
3) Codice fiscale o partita IVA
Il terzo passo consiste nel recarsi all’Ufficio del Registro presso l’Agenzia delle Entrate e consegnare:
- il modulo AA5/6 in duplice copia (una per voi e una per l’Agenzia delle Entrate) debitamente compilato per l’attribuzione del codice fiscale, o il modello AA7/10 in duplice copia (una per voi e una per l’Agenzia delle Entrate) debitamente compilato relativo alla richiesta di Partita IVA;
- fotocopia dell’Atto e dello Statuto bollato (ripetiamo fotocopia e non una delle due copie originali bollate);
- fotocopia di un documento valido del Presidente (e del documento del delegato in caso vada un delegato al posto del Presidente).
4 Registrare atto costitutivo e statuto
Il quarto passo per costituire una ASD consiste nel registrare l’Atto Costitutivo e lo Statuto dell’Associazione. Per fare questo bisogna:
1- con il Codice Fiscale o la Partiva IVA dell’Associazione compilare il modello F23 in quattro copie (una copia per voi, una per la banca, una per l’Erario ed una per l’Agenzia delle Entrate) e pagare, presso una banca o un ufficio postale la somma di Euro 200,00 (duecento/00) per la registrazione.
2- Tornare all’Ufficio del Registro presso l’Agenzia delle Entrate e consegnare allo sportello della registrazione:
- la richiesta di registrazione compilata (Mod. 69);
- la copia attestante il versamento dell’imposta di registro con Mod. F23 (vedi sopra);
- due originali dell’Atto Costitutivo dell’Associazione e dello Statuto con firme originali su carta uso bollo (le marche da bollo saranno apposte sull’Atto Costitutivo e sullo Statuto sia sugli originali che verranno depositati in Agenzia delle Entrate sia sugli originali che rimarranno a voi);
- copia del codice fiscale dell’Associazione che è stato attribuito precedentemente; f) fotocopia di un documento valido del Presidente (e del documento del delegato in caso vada un delegato al posto del Presidente).
5 Come affiliarsi ai CSAIn (Centri Sportivi Aziendali e Industriali)
Un’ulteriore fase da fare per costituire una ASD riguarda l’affiliaizone. Fondamentale per una ASD è compiere le seguenti cose:
- Affiliarsi ad un ENTE di Promozione Sportiva per potersi iscrivere al CONI
- Iscriversi al Registro del CONI per poter accedere alle agevolazioni fiscali (questo può avvenire solamente mediane l’Affiliazione ad un ENTE o Federazione riconosciuti dal CONI, ricordiamo che il CONI non iscrive al Registro direttamente)
- Compilare ed inviare il Modello EAS
- Registrare le uscite delle spese sostenute sul libro cassa dell’Associazione;
- Conservare in originale, nell’archivio dell’Associazione, l’Atto Costitutivo e lo Statuto registrati.
MODELLO EAS
La recente Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 45/E del 29 ottobre 2009 ha precisato che la presentazione di detto modello costituisce un onere gravante, in via generale, su tutti gli ENTI PRIVATI NON COMMERCIALI.
Tra questi Enti rientrano le ASSOCIAZIONI (ASD) E LE SOCIETA’ SPORTIVE DILETTANTISTICHE.
L’obiettivo dell’Amministrazione Finanziaria è quello di realizzare un vero e proprio censimento delle realtà di tipo associativo operanti nel mondo no profit e verificare se effettivamente le entrate (quote associative, contributi, corrispettivi ecc) abbiano tutti i requisiti per non essere imponibili sia ai fini Iva che delle imposte sui redditi.
ESONERO DAL MODELLO EAS
Già nell’art. 30 del D.L. n. 185/08 istitutivo dell’obbligo di trasmissione del modello EAS, tra i soggetti esonerati sono citate le ASSOCIAZIONI E SOCIETA’ SPORTIVE DILETTANTISTICHE ISCRITTE NEL REGISTRO DEL CONI, CHE NON SVOLGONO ATTIVITA’ COMMERCIALE.
Per verificare se si è esonerati dall’invio del modello, l’associazione sportiva dilettantistica deve porsi queste 3 domande e rispondere a tutte e 3 le domande sempre SI:
- La ASD è iscritta al REGISTRO DEL CONI?
- Non si svolge attività commerciale nei confronti di terzi (es. pubblicità commerciale) e quindi non è in possesso della Partita Iva?
- La ASD, non svolge attività strutturalmente commerciali nei confronti degli associati, ancorché “decommercializzate” ai fini fiscali?
Riguardo alla 3° domanda, la cui risposta è la più difficile, si precisa che i riferimenti normativi sono l’art. 148, comma 3, del TUIR e l’art. 4, comma 4, secondo periodo, del D.P.R. n. 633/72, dove viene introdotto il principio base che non si considerano commerciali (ovvero sono “decommercializzate”) le attività (cessioni di beni e prestazioni di servizi) effettuate verso pagamento di corrispettivi specifici nei confronti degli associati, in diretta attuazione degli scopi istituzionali, anche se detti corrispettivi siano qualificati come contributi o quote associative
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